È possibile creare un gioco da zero parlando con un’Intelligenza Artificiale? In questa puntata live, testiamo insieme a Luca Contato, CEO di Rising Pixel diversi strumenti di “Vibe Coding” per vedere fin dove possiamo spingerci. L’obiettivo? Sviluppare un gioco di carte che insegni l’etica dell’IA.
In questa puntata scoprirai:
🤖 Cos’è il Vibe Coding e come sfruttarlo per i tuoi progetti.
🎮 Le potenzialità e i limiti degli strumenti AI per creare software e giochi partendo da un’idea.
💡 Un esperimento pratico in cui rompiamo (letteralmente) qualcosa per capire cosa funziona e cosa no.
Vibe Coding: Come Creare un Gioco di Carte sull’IA… con l’IA!
È possibile creare un videogioco o un’applicazione web semplicemente… parlando? Senza scrivere una sola riga di codice, ma descrivendo a parole quello che vogliamo ottenere? Fino a un anno fa sembrava fantascienza, oggi è una realtà sempre più concreta.
In questa puntata-esperimento del ProjectFun Show, abbiamo messo alla prova l’Intelligenza Artificiale per capire a che punto siamo con la programmazione tramite linguaggio naturale. Con noi c’è Luca Contato, esperto di gamification e UX, che ha lanciato la sfida iniziale.
L’obiettivo? Partire da un’idea semplicissima e vedere se diverse IA riescono a trasformarla in un prodotto funzionante, il tutto in diretta. Allacciate le cinture, perché stiamo per rompere un po’ di cose!
Cos’è il “Vibe Coding”?
Prima di tuffarci nell’esperimento, chiariamo un concetto fondamentale: il Vibe Coding.
È un termine che sta emergendo per descrivere lo sviluppo di software utilizzando l’Intelligenza Artificiale attraverso il linguaggio naturale. In pratica, invece di scrivere codice complesso, dialoghi con l’IA come se stessi parlando con un collega (o, come dice Edoardo, come se stessi spiegando un’idea a tua nonna).
L’obiettivo è rendere la programmazione accessibile a tutti, anche a chi non ha competenze tecniche. Attenzione, però: avere una base di programmazione aiuta a creare richieste (prompt) più efficaci e a ottenere risultati migliori, ma non è più un requisito indispensabile per iniziare.
L’Esperimento: da un’Idea Semplice a un Prompt Efficace
Tutto è partito da un’idea tanto semplice quanto “meta” proposta da Luca:
“Creiamo un serious game che, attraverso la gamification, insegni alle persone come funziona l’intelligenza artificiale e come usarla in modo etico.”
La primissima richiesta data all’IA è stata ancora più sintetica: “un gioco di carte per imparare la IA etica”.
Un prompt del genere è troppo vago. Un’IA, per quanto potente, ha bisogno di contesto e istruzioni chiare. Qui entra in gioco l’arte del Prompt Engineering. Invece di dare un ordine generico, abbiamo costruito un prompt strutturato, quasi un brief di progetto, per guidare l’IA passo dopo passo.
Ecco il prompt potenziato che abbiamo usato come base per i nostri test:
Progetto: Gioco di carte per imparare l’IA etica.
Obiettivo: Progettare un gioco di carte educativo che aiuti a comprendere i principi fondamentali dell’intelligenza artificiale, stimolando il pensiero critico attraverso il gioco.
Target: Studenti universitari, formatori, team aziendali, appassionati di tecnologia.
Meccaniche: Proponi una struttura di gioco simile a uno di questi modelli (scegli il più adatto): Uno / Dobble / Dixit / Black Stories / Trivial Pursuit. Oppure un formato originale, ma con turni, carte e obiettivi chiari.
Contenuti: Le carte devono contenere concetti legati a: Bias nei dati, Trasparenza degli algoritmi, Privacy e sorveglianza, Accountability dell’IA, IA e giustizia sociale, Dilemmi morali dell’automazione.
Output atteso:
- Nome del gioco
- Descrizione sintetica (max 100 parole)
- Regole base (spiegate in 5 punti chiari)
- Tipologie di carte (almeno 3 categorie diverse)
- 2 esempi concreti per ogni tipo di carta
Questo approccio trasforma l’IA da semplice esecutore a un vero e proprio partner creativo.
I Risultati: Cosa Hanno Creato le Diverse IA?
Abbiamo dato lo stesso prompt a diversi strumenti di “Vibe Coding” per vedere le differenze. I risultati sono stati sorprendenti e, a tratti, esilaranti.
- ChatGPT-4o: Ha creato una bozza di progetto eccellente, definendo il nome del gioco (“AlgoEthics”), le regole, le tipologie di carte (Scenario, Soluzione, Conseguenza) e persino la grafica, ma si è fermato alla descrizione. Non ha prodotto un gioco funzionante, ma un perfetto documento di game design.
- Lovable & Bolt.ai: Questi strumenti, specializzati nel Vibe Coding, hanno generato una vera e propria applicazione web. Hanno creato il codice, la struttura dei file e un’interfaccia grafica interattiva. Il risultato? Una landing page bellissima per il gioco AlgoEthics e un prototipo del gioco Ethical AI Showdown. In entrambi i casi, però, mancava qualcosa: a volte il gioco si bloccava, altre volte… mancavano le carte!
- Google AI Studio & Firebase: Anche gli strumenti di Google hanno prodotto risultati interessanti, creando interfacce funzionanti ma con alcuni bug che abbiamo dovuto correggere “in diretta” tramite semplici comandi testuali.
La lezione più importante? Nessuno di questi strumenti è perfetto, ma tutti sono incredibilmente potenti come punto di partenza. Permettono di creare un prototipo (MVP) in pochi minuti, risparmiando ore o addirittura giorni di lavoro.
Come Usiamo l’IA nel Lavoro di Tutti i Giorni
Oltre a questi esperimenti, usiamo già l’IA per migliorare il nostro lavoro quotidiano. Ecco due esempi concreti:
- Analizzatore di Leggibilità (creato con AI Studio): Spesso, quando si progetta un’esperienza, si tende a usare un linguaggio troppo tecnico. Per risolvere questo problema, Marco ha creato un semplice tool che analizza un testo e gli assegna un punteggio di leggibilità, suggerendo a quale livello di istruzione è adatto (es. scuola primaria, università, ecc.). Questo aiuta a rendere le comunicazioni più chiare ed efficaci per tutti.
- Gestionale di Magazzino (creato con Lovable): Edoardo aveva bisogno di un sistema per tracciare i componenti hardware spediti ai clienti. Invece di usare complessi fogli Excel, ha descritto le sue necessità a Lovable (“voglio una dashboard con l’inventario, la possibilità di aggiungere o rimuovere prodotti…”) e in poche ore ha ottenuto un gestionale web personalizzato e perfettamente funzionante.
Consigli per Iniziare a Programmare con l’IA
Vuoi provare anche tu? Ecco alcuni consigli emersi durante la nostra sessione live:
- Parti da un’idea, non da uno strumento: L’IA è un mezzo, non il fine. Pensa prima a un problema che vuoi risolvere o a un’idea che vuoi realizzare.
- Inizia semplice e poi itera: Non serve un prompt di 300 righe. Parti con una frase semplice (come ha fatto Luca) e poi arricchiscila con dettagli, feedback e correzioni, proprio come faresti in una conversazione.
- Fai domande all’IA: Una delle tecniche più potenti è chiedere all’IA stessa: “Fammi tutte le domande che ti servono per fare al meglio il tuo lavoro”. In questo modo, sarà lei a guidarti per definire meglio il progetto.
- Non aver paura di rompere le cose: Gli errori sono normali. Il bello di questi strumenti è che puoi correggere i bug semplicemente descrivendo il problema (“Il bottone non funziona, sistemalo”).
Le Tue Prossime Missioni
Complimenti! Sei arrivato alla fine dell’articolo. Ora sai che creare un’applicazione non è più un’impresa riservata solo ai programmatori esperti. Con gli strumenti giusti e un po’ di pratica, chiunque può trasformare un’idea in un prototipo funzionante.
Ora tocca a te! Per mettere in pratica quanto imparato, scegli una delle seguenti missioni:
✅ Base: Leggi l’articolo (fatto)
💡 Facile: Prova a usare ChatGPT per farti scrivere le regole di un gioco da tavolo basato sul tuo film preferito.
🎯 Medio: Prendi un processo lavorativo che fai spesso (es. gestire le tue spese, organizzare i tuoi task) e prova a scrivere un prompt strutturato per creare un’app che lo semplifichi.
🚀 Difficile: Usa uno strumento come Lovable o Bolt.ai (entrambi hanno piani gratuiti) per creare un MVP funzionante della tua app. Condividi il link nella community!
Se l’articolo ti è piaciuto, condividilo con un amico o un collega, potrebbe trarne beneficio ❤️
Marco Segatto & Edoardo Parisi
Co-Fondatori di ProjectFun
Nota:
Questo articolo è stato generato con l’AI a partire dalla puntata. Consigliamo di guardare il video completo per evitare piccole imprecisioni o allucinazioni.
0 commenti