In ProjectFun parliamo costantemente di motivazione, meccaniche di gioco, psicologia e strategie per coinvolgere le persone. Ma oggi voglio parlarti di qualcosa di diverso, qualcosa che sta un passo prima, durante e dopo ogni meccanica che progetti: l’interfaccia.
Potresti pensare: “Cosa c’entra con la gamification? A me interessano i punti, i badge, le missioni!”. Hai ragione, quelli sono i nostri strumenti. Ma un’idea di gamification brillante, implementata con un’interfaccia frustrante, goffa o poco chiara, è destinata a fallire.
Immagina di raccontare una barzelletta fantastica, ma con un tono di voce piatto, senza pause e senza espressione. La barzelletta (la meccanica di gioco) potrebbe essere geniale, ma il modo in cui la racconti (l’interfaccia) la uccide. L’Interazione Uomo-Macchina (HCI) è proprio questo: è il come viene raccontata la tua storia di gamification.
La gamification è il messaggio, l’HCI è il tono della voce, il linguaggio del corpo, il tempismo.
Questa guida è un ponte. Un ponte tra il mondo della psicologia motivazionale, che come gamification designer conosciamo bene, e il mondo dell’interaction design, che forse diamo troppo per scontato. Insieme esploreremo:
- Perché l’HCI è un’alleata fondamentale (e non un dettaglio tecnico) per ogni gamification designer.
- Quali sono gli ingredienti base di un’interazione efficace.
- Come le tue scelte di design dell’interfaccia possono amplificare o distruggere l’effetto delle tue meccaniche di gioco.
- Esempi concreti da cui imparare (e da cui non prendere spunto!).
Questa guida è per te, designer, che vuoi assicurarti che le tue meccaniche di gioco non solo funzionino sulla carta, ma che “si sentano” bene, che siano un piacere da usare e che trasformino un’idea in un’esperienza fluida e memorabile.
Sei pronto a scoprire come dare la voce giusta alle tue idee? Iniziamo.
Cos’è l’Interazione Uomo-Macchina?
Prima di addentrarci nei dettagli pratici, dobbiamo costruire le fondamenta del nostro ponte. Partiamo da una domanda semplice: cos’è, in parole povere, l’Interazione Uomo-Macchina (in inglese Human-Computer Interaction, o HCI)?
Non spaventarti dal nome accademico. L’HCI è semplicemente lo studio di come le persone “dialogano” con la tecnologia. Si occupa di progettare sistemi che siano non solo funzionali, ma anche facili da usare (usabili), efficienti e, idealmente, piacevoli.
Ok, ma perché dovrebbe interessare a noi, che ci occupiamo di motivazione umana e meccaniche di gioco?
Perché un Gamification Designer DEVE conoscerla:
- Un’idea brillante con un’interfaccia frustrante è un’idea fallita. Puoi progettare il sistema a punti più bilanciato del mondo, ma se l’utente non capisce dove vedere il suo punteggio, o se per farlo deve compiere sette click, la frustrazione annullerà qualsiasi spinta motivazionale. L’HCI è ciò che rimuove la “frizione” tra l’intenzione dell’utente e l’azione.
- L’HCI determina la fluidità del game loop. Il cuore della gamification è il ciclo Azione → Feedback → Progresso. L’HCI è il lubrificante che fa girare questo motore senza intoppi. Un feedback lento, un’azione difficile da compiere, un progresso poco visibile… sono tutti granelli di sabbia nell’ingranaggio, tutti problemi di HCI.
- Un’interfaccia può amplificare (o distruggere) la motivazione intrinseca. Pensa a Duolingo: il suono allegro quando rispondi correttamente, la piccola animazione del personaggio, la barra di progresso che si riempie fluidamente… non sono solo decorazioni. Sono micro-ricompense, sono feedback positivi che rendono l’esperienza piacevole e gratificante. Un’interfaccia ben progettata è essa stessa parte della ricompensa.
💡 La Metafora dell’Automobile
Pensa alla tua strategia di gamification come al motore di un’automobile: è potente, è ciò che genera la spinta e il movimento (la motivazione).
L’HCI, invece, è tutto il resto: il volante, i pedali, il cambio, la plancia comandi con il tachimetro e l’indicatore della benzina.
Puoi avere il motore di una Ferrari, ma se il volante è durissimo, i pedali sono invertiti e non riesci a vedere a che velocità stai andando, non solo non andrai da nessuna parte, ma l’esperienza di guida sarà un incubo. Il motore da solo non basta.
Come gamification designer, il nostro compito non è solo costruire motori potenti, ma anche assicurarci che l’intera esperienza di “guida” sia intuitiva e piacevole. L’HCI ci fornisce gli strumenti e i principi per farlo.
Ora che abbiamo capito perché questo ponte è fondamentale, è il momento di esaminare i materiali con cui è costruito. Nel prossimo capitolo, analizzeremo gli ingredienti essenziali di ogni interazione: l’input, l’output e l’interfaccia stessa.
Gli Ingredienti Fondamentali dell’Interazione
Se l’interazione tra un utente e un sistema è un dialogo, allora come ogni buon dialogo è composto da elementi specifici: chi parla, chi ascolta e risponde, il luogo in cui avviene la conversazione e la qualità della conversazione stessa.
Come designer, il nostro compito è orchestrare questi “ingredienti” per creare un’esperienza fluida e motivante. Analizziamoli uno per uno.
Input: La “Voce” dell’Utente
L’input è il modo in cui l’utente “parla” al sistema. È il suo modo di esprimere un’intenzione o di compiere un’azione. Non si tratta solo del classico click del mouse; il repertorio di input a nostra disposizione è vasto:
- Click e Tap: L’azione più basilare e diretta.
- Swipe (Scorrimento): Un gesto più fluido e dinamico, ottimo per navigare o per azioni che implicano un movimento.
- Drag & Drop (Trascina e Rilascia): Perfetto per riordinare elementi, risolvere puzzle o “equipaggiare” oggetti virtuali.
- Digitazione: Inserire testo, che sia una risposta, un codice o il nome del proprio avatar.
- Voce: Comandi vocali che rendono l’interazione più naturale e a mani libere.
La tua scelta come designer non è banale. Pensa a come l’input influenza la percezione dell’azione. Completare un task con uno swipe deciso può sembrare più gratificante di un semplice tap.
Nella gamification, distinguiamo due tipi di input fondamentali:
- Input Diretti: L’utente compie un’azione esplicita per interagire con una meccanica. Esempio: cliccare sul pulsante “Riscatta Ricompensa”. È chiaro, intenzionale e dà all’utente un senso di controllo.
- Input Indiretti: Il sistema rileva un comportamento dell’utente e lo interpreta come un input per una meccanica di gioco. Esempio: il sistema conta le visite a 5 pagine diverse e, al raggiungimento della quinta, assegna automaticamente un badge “Esploratore”. L’utente non ha cliccato su nulla per ottenere il badge, ma le sue azioni sono state “ascoltate” dal sistema. Questo approccio può creare momenti di sorpresa e gratificazione inaspettata.
Output: La “Risposta” del Sistema
L’output è la reazione del sistema all’input dell’utente. È il feedback. Questo è forse l’ingrediente più CRUCIALE per un gamification designer. Un feedback chiaro, immediato e gratificante è il cuore di un game loop efficace. Se l’utente parla (input), deve sentire che il sistema ha ascoltato e capito (output).
L’output non è solo un messaggio di testo; può stimolare diversi sensi:
- Feedback Visivo: È il più comune. Animazioni (un badge che vola sullo schermo, coriandoli virtuali), cambiamenti di colore (un pulsante che diventa verde), notifiche, icone che si illuminano, e ovviamente, le barre di progresso che si riempiono. Questi elementi rendono tangibile il risultato di un’azione.
- Feedback Sonoro (Audio): Non sottovalutarlo mai! Il “ding” che conferma la ricezione di punti, il suono trionfale di un passaggio di livello, o anche il breve “swoosh” di un’azione completata. Pensa a Duolingo: gran parte della sua piacevolezza deriva dai suoni che accompagnano risposte giuste e sbagliate. L’audio è potentissimo a livello emotivo.
- Feedback Aptico: È il feedback tattile. La leggera vibrazione dello smartphone quando si completa una “streak” giornaliera o si raggiunge un obiettivo. È un modo sottile ma efficace per confermare un’azione e renderla fisicamente percepibile.
💡 Ricorda: L’output non è solo una conferma, è parte della ricompensa. Un’animazione spettacolare per un badge raro lo fa percepire come molto più prezioso di una semplice notifica testuale.
L’Interfaccia: Il “Luogo” dell’Incontro
L’interfaccia (User Interface o UI) è lo spazio, il “luogo” in cui avviene questo dialogo tra utente e sistema. È la tela su cui input e output prendono vita. Come designer, le nostre scelte qui determinano la chiarezza e la piacevolezza della conversazione.
Qui entrano in gioco due concetti spesso confusi ma vitali:
- UI (User Interface): Riguarda l’aspetto estetico e la disposizione degli elementi. È la scelta dei colori, dei font, la forma dei pulsanti, lo stile delle icone. Una buona UI è chiara, coerente e piacevole alla vista. È l’arredamento della stanza in cui avviene il dialogo.
- UX (User Experience): Riguarda l’esperienza complessiva dell’utente. Include la UI, ma va oltre. È la sensazione che l’utente prova usando il sistema. È facile? È frustrante? È divertente? Una buona UX è il risultato di una buona UI e di un’interazione ben progettata. La migliore meccanica di gamification con una pessima UX è destinata a fallire.
La tua missione è progettare interfacce che non creino “rumore di fondo”, ma che guidino l’utente in modo intuitivo verso le azioni che vuoi incentivare.
Usabilità e Accessibilità: La Qualità della Conversazione
Infine, dobbiamo chiederci: quanto è buona questa conversazione?
- Usabilità: Misura la facilità con cui un utente può raggiungere il proprio obiettivo utilizzando la tua interfaccia. Un sistema è usabile se è efficiente, efficace e soddisfacente. Nella gamification, l’usabilità è fondamentale: se un utente deve faticare per capire come funziona una meccanica, la sua motivazione crollerà prima ancora di iniziare.
- Accessibilità: Significa progettare interfacce che possano essere utilizzate da tutti, comprese le persone con disabilità (visive, uditive, motorie, cognitive). Questo non è un “extra”, ma un principio di buon design. Pensa al contrasto dei colori per gli ipovedenti, a testi alternativi per le immagini, a interfacce navigabili anche senza mouse. Un sistema gamificato deve essere inclusivo per poter motivare l’intera platea di utenti a cui si rivolge.
Conoscere questi quattro ingredienti — Input, Output, Interfaccia e Qualità — ti dà le basi per analizzare e progettare qualsiasi esperienza interattiva. Ora che abbiamo gli elementi, nel prossimo capitolo vedremo come mescolarli e applicarli concretamente alle meccaniche di gioco che usiamo tutti i giorni.
Le Scelte del Designer: Come l’HCI Plasma le Meccaniche di Gioco
Ora che abbiamo gli ingredienti sul tavolo (input, output, interfaccia), è il momento di metterci il cappello da chef. In questo capitolo vedremo come le nostre scelte di interaction design non siano semplici “decorazioni”, ma decisioni strategiche che possono determinare il successo o il fallimento delle meccaniche di gioco che usiamo ogni giorno.
Ogni meccanica ha una sua “personalità”, e l’HCI è il modo in cui la esprimiamo. Vediamo come applicare i principi di HCI alle nostre meccaniche preferite.
Punti:
La Scelta di Design: Come visualizzi i punti guadagnati? Un semplice aggiornamento del totale numerico o un +10 XP! che appare animato vicino all’azione compiuta, magari con un suono soddisfacente?
L’Impatto dell’HCI: Il feedback immediato e contestuale (l’animazione +10 XP!) collega direttamente l’azione alla ricompensa, rafforzando il comportamento. Rende il guadagno di punti un evento, non un semplice calcolo matematico. Un contatore che si aggiorna e basta è un’informazione; un’animazione è una gratificazione.
Badge (Distintivi):
La Scelta di Design: Quando un utente sblocca un badge, cosa succede? Riceve una notifica di sistema in un angolo dello schermo, o appare una schermata celebrativa a schermo intero con il badge che brilla, accompagnato da coriandoli virtuali e un pulsante “Condividi”?
L’Impatto dell’HCI: Lo sblocco di un badge è un momento di realizzazione. L’interfaccia deve celebrarlo come tale. Un’interazione debole (la notifica in un angolo) lo sminuisce, rendendolo quasi irrilevante. Un’interazione forte (la schermata celebrativa) lo trasforma in un vero e proprio “momento trofeo”, amplificando il senso di orgoglio e incentivando la condivisione.
Classifiche (Leaderboards):
La Scelta di Design: Mostri una classifica globale infinita dove l’utente si vede al posto #34.567, o un’interfaccia che mostra una “mini classifica” con solo l’utente, le due persone sopra di lui e le due sotto?
L’Impatto dell’HCI: Le classifiche globali sono spesso demotivanti per la maggior parte delle persone. Un’interfaccia ben progettata che implementa classifiche relative (o “locali”) trasforma un obiettivo irraggiungibile (“superare il #1”) in una sfida concreta e a portata di mano (“superare Marco, che è solo 20 punti sopra di me”). L’HCI qui non sta solo mostrando dati, sta plasmando la percezione della sfida.
Barre di Progresso e Livelli
Queste meccaniche sono quasi pura HCI. Il loro intero scopo è visualizzare un progresso.
La Scelta di Design: La barra di progresso parte da 0% o, dopo la prima azione, si riempie subito di un piccolo 5%? Quando si aggiorna, il riempimento è istantaneo o un’animazione fluida che l’utente può vedere?
L’Impatto dell’HCI: Una barra di progresso che parte già riempita (anche di poco) sfrutta l’Effetto Zeigarnik: ci sentiamo spinti a completare un compito già iniziato. L’animazione del riempimento rende il progresso più tangibile e soddisfacente. Il momento del passaggio di livello, come per i badge, deve essere un evento celebrativo: un flash, un suono, una schermata che riassume i nuovi poteri o privilegi sbloccati.
Missioni e Sfide
Le missioni guidano il comportamento. L’interfaccia deve renderle chiare, attraenti e gratificanti da completare.
- La Scelta di Design: Come presenti le missioni disponibili? Una lista testuale noiosa, o una serie di “carte” visivamente accattivanti, magari disposte lungo un percorso su una mappa?
- L’Impatto dell’HCI: L’interfaccia del “quest log” (il diario delle missioni) può trasformare una serie di compiti in un’avventura. Una mappa con un percorso da seguire crea un senso di viaggio e progressione molto più forte di una semplice checklist.
- La Scelta di Design: Cosa succede quando una missione è completata? L’elemento scompare dalla lista, o viene spuntato con un’animazione soddisfacente e compare un pulsante “Riscatta Ricompensa” che l’utente deve cliccare attivamente?
- L’Impatto dell’HCI: L’azione esplicita di “riscattare” la ricompensa (un input diretto) dà all’utente un maggiore senso di agency e controllo. Rende il completamento un atto consapevole e molto più gratificante che vedere un task sparire automaticamente.
Feedback Immediato: Il Cuore Pulsante dell’HCI nella Gamification
Se c’è una cosa da portare a casa da questo capitolo, è questa: ogni azione significativa dell’utente deve ricevere una reazione immediata, chiara e appropriata dal sistema.
Questo è il battito cardiaco dell’interazione. Un utente clicca, e qualcosa succede. Un suono, un’animazione, un cambiamento visivo. Questo feedback costante:
- Conferma l’azione: “Il sistema mi ha sentito.”
- Comunica il risultato: “La mia azione ha avuto successo / è fallita.”
- Rende l’esperienza viva: Un’interfaccia senza feedback sembra rotta o “morta”.
Come gamification designer, il nostro compito è assicurarci che questo feedback non sia solo funzionale, ma anche emotivamente risonante. Il feedback per un’azione corretta deve essere gratificante. Il feedback per un errore deve essere chiaro, ma non punitivo.
Le tue scelte su come e quando dare feedback sono le decisioni di HCI più importanti che prenderai. Sono quelle che trasformano un sistema di regole in un’esperienza coinvolgente.
HCI in Azione: Esempi Analizzati
La teoria è utile, ma niente batte vedere i principi in azione. Analizziamo ora alcuni esempi famosi di gamification, concentrandoci non tanto sulle meccaniche in sé, ma su come l’interfaccia e l’interazione (HCI) le rendono efficaci o le affossano.
Duolingo:
- La Meccanica: Apprendimento di una lingua attraverso lezioni brevi, “streak” (serie di giorni consecutivi), punti esperienza (XP) e classifiche.
- La Magia dell’HCI: Duolingo è un capolavoro di HCI applicata alla gamification.
- Feedback Immediato: Ogni risposta è accompagnata da un feedback immediato. La risposta corretta produce un suono allegro e una spunta verde. Quella sbagliata, un suono deludente e una schermata rossa. Questo dialogo costante e istantaneo è il cuore dell’apprendimento.
- Animazioni Celebrative: Il completamento di una lezione non è un semplice “hai finito”. L’interfaccia celebra il momento con animazioni del personaggio Duo, barre che si riempiono fluidamente e una schermata riassuntiva che fa sentire l’utente realizzato.
- Suono come Ricompensa: Il suono di una “streak” mantenuta o di una gemma guadagnata è progettato per essere psicologicamente gratificante, quasi come il suono di una slot machine che paga una vincita.
- Perché Funziona: L’HCI di Duolingo trasforma un’attività potenzialmente noiosa (lo studio) in un flusso continuo di piccole vittorie e gratificazioni. L’interfaccia non si limita a informare sul progresso, ma lo fa sentire a livello emotivo.
Apple Watch (Anelli Attività)
- La Meccanica: Tracciamento di tre metriche di salute (movimento, esercizio, stare in piedi) rappresentate da tre anelli colorati da “chiudere” ogni giorno.
- La Magia dell’HCI: L’interfaccia degli anelli è un esempio geniale di come trasformare dati complessi in un obiettivo semplice e visivamente accattivante.
- Visualizzazione Chiara: Invece di numeri e grafici (calorie, minuti), l’utente ha un unico, chiaro obiettivo visivo: chiudere i cerchi. È un’interfaccia immediatamente comprensibile.
- Animazioni Soddisfacenti: L’animazione fluida e brillante che si attiva quando un anello viene chiuso è una potente ricompensa visiva. È un momento celebrativo che l’utente impara a desiderare.
- Feedback Aptico: Una leggera vibrazione sul polso avvisa del raggiungimento di un obiettivo, fornendo un feedback fisico e discreto che non richiede di guardare lo schermo.
- Perché Funziona: L’HCI degli anelli Apple astrae la complessità dei dati e li trasforma in un gioco semplice e visivamente gratificante. L’interfaccia non è solo un modo per vedere i dati, è lo strumento che li rende motivanti.
Errori Comuni
🤯 Sovraccarico Cognitivo: “Troppa Roba!”
L’Errore: In preda all’entusiasmo, riempiamo l’interfaccia con tutto ciò che abbiamo progettato: contatore dei punti, barra XP, livello attuale, tre missioni attive, una mini-classifica e i tre badge più recenti… tutto visibile contemporaneamente.
Perché è un Problema: Il cervello umano ha una capacità di elaborazione limitata. Un’interfaccia affollata non comunica ricchezza, ma confusione. L’utente non sa dove guardare, si sente sopraffatto e finisce per ignorare tutto.
Come Evitarlo:
- Gerarchia Visiva: Decidi qual è l’informazione PIÙ importante in un dato momento e rendila l’elemento dominante.
- Progressive Disclosure: Mostra solo ciò che è necessario. Le informazioni dettagliate (es. la lista di tutti i badge) possono essere nascoste in una sezione dedicata, accessibile con un click.
- Spazio Bianco: Non aver paura degli spazi vuoti. Aiutano a separare gli elementi e a guidare l’occhio dell’utente.
👻 Feedback Fantasma: Assente o Ritardato
L’Errore: L’utente compie un’azione che dovrebbe assegnargli dei punti, ma non succede nulla a livello visivo o sonoro. Il totale dei punti si aggiorna magari solo dopo aver ricaricato la pagina.
Perché è un Problema: È l’equivalente di parlare con qualcuno che non annuisce e non ti guarda. L’utente pensa: “Ha funzionato? Il sistema ha registrato la mia azione?”. Questa incertezza genera ansia e rompe il game loop.
Come Evitarlo:
- Feedback Immediato: Ogni azione deve avere una reazione istantanea, anche se è solo un piccolo “flash” sul pulsante cliccato.
- Feedback Contestuale: Mostra il feedback dove è avvenuta l’azione (es. +10 che appare sopra il post a cui hai messo like).
- Usa più Canali: Combina feedback visivo, sonoro e/o aptico per rafforzare il messaggio.
🎭 Incoerenza Visiva: “Dove Sono Finito?”
L’Errore: I pulsanti di conferma sono verdi in una schermata e blu in un’altra. Le icone per i “punti” e per le “gemme” si assomigliano troppo. Lo stile grafico della sezione gamificata è completamente diverso dal resto dell’app.
Perché è un Problema: L’incoerenza costringe l’utente a imparare di nuovo le regole visive in ogni schermata, aumentando lo sforzo cognitivo. Genera confusione e fa percepire il sistema come poco professionale e disordinato.
Come Evitarlo:
- Crea un Design System Semplice: Definisci uno stile coerente per colori, font, pulsanti e icone e attieniti ad esso.
- Usa Pattern Riconoscibili: Non reinventare la ruota. Se un’icona a forma di ingranaggio significa “impostazioni” ovunque, usala anche tu per quello.
- Integra, Non Incollare: Assicurati che gli elementi di gamification si integrino visivamente con il resto dell’interfaccia, non che sembrino “appiccicati” sopra.
Il Futuro dell’Interazione: Cosa Aspettarsi
Il modo in cui “dialoghiamo” con la tecnologia è in continua evoluzione. Come gamification designer, dobbiamo tenere d’occhio le tendenze future, perché ogni nuovo modo di interagire è una nuova tela su cui dipingere esperienze coinvolgenti.
- Interfacce Vocali (Voice UI): Pensa a ChatGPT o Gemini. La gamification del futuro potrebbe non avere uno schermo. Potremmo guadagnare punti completando task descritti a voce da un assistente, o ricevere feedback sonori personalizzati che ci incoraggiano. La sfida sarà progettare motivazione e feedback senza un supporto visivo.
- Controllo Gestuale (Gesture Control): Con tecnologie come il Kinect o i visori AR, le nostre mani e il nostro corpo diventano il controller. Immagina di dover compiere un gesto fisico specifico per sbloccare un “incantesimo” (un potere speciale) in un’app di formazione. Questo rafforza enormemente la connessione tra azione fisica e risultato digitale.
- Intelligenza Artificiale e Interfacce Adattive: L’AI promette di essere il game-changer più grande. Immagina un’interfaccia che si adatta dinamicamente al tuo stile di gioco: se sei motivato dalla competizione, ti mostrerà più spesso la classifica. Se preferisci l’esplorazione, metterà in evidenza le missioni di scoperta. L’HCI del futuro sarà sempre più personalizzata e predittiva.
Queste non sono fantasie lontane, ma tecnologie che stanno già plasmando il nostro presente. Essere pronti a integrare queste nuove forme di interazione sarà la chiave per rimanere rilevanti e continuare a creare esperienze di gamification innovative ed efficaci.
Conclusione: L’HCI è il Corpo, la Gamification è l’Anima
Siamo giunti alla fine del nostro viaggio. Se c’è una cosa che spero ti sia rimasta impressa, è questa: non puoi essere un buon gamification designer senza pensare anche come un interaction designer.
Abbiamo passato anni a studiare la motivazione, la psicologia, le meccaniche di gioco: questa è l’anima del nostro lavoro. È il perché le persone agiscono, il motore invisibile che le spinge.
Ma quest’anima ha bisogno di un corpo per manifestarsi nel mondo digitale, e quel corpo è l’interfaccia. L’HCI è ciò che dà forma, voce e tangibilità alle nostre strategie motivazionali.
L’obiettivo finale non è solo creare sistemi che funzionino (che assegnino punti correttamente, che sblocchino badge al momento giusto), ma che siano un piacere da usare. Sistemi in cui l’interazione stessa è parte della ricompensa. Sistemi fluidi, intuitivi, che rimuovono ogni ostacolo tra l’utente e quel meraviglioso stato di flow che cerchiamo di innescare.
Le Tue Prossime Missioni:
Ora tocca a te! Per trasformare questa conoscenza in competenza, scegli una delle seguenti missioni:
✅ Base (Livello Facile): Prendi la tua app preferita (anche non gamificata). Fai attenzione alle piccole cose: il suono di una notifica, l’animazione di un “like”, la fluidità di uno swipe. Chiediti: quali di queste micro-interazioni la rendono così piacevole da usare?
🚀 Intermedio (Livello Medio): Prendi un progetto di gamification a cui stai lavorando (o che hai in mente). Scegli una meccanica chiave (es. il completamento di una missione). Disegna su carta o con un tool di prototipazione due o tre modi diversi di presentare l’interfaccia per quell’azione. Quale versione la rende più memorabile e gratificante?
🏆 Avanzato (Livello Difficile): Fai un’analisi critica di un’app o sito che usa la gamification ma che trovi frustrante. Identifica 3 problemi specifici di HCI (usando i concetti di questa guida) e propon una soluzione concreta per ciascuno. Condividi la tua analisi nella community di ProjectFun!
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